Artista sublime

del canto
e incomparabile
maestro

Antonio Cotogni

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Antonio Cotogni

 
IN QUESTA CASA NACQUE ANTONIO COTOGNI
ARTISTA SUBLIME DEL CANTO E INCOMPARABILE MAESTRO
CHE NEGLI ECCELSI SPLENDORI DELLA FAMA  SERBÒ LE VIRTÙ GENEROSE
SERBÒ LE VIRTÙ GENEROSE DEL POPOLO DONDE ERA USCITO
MDCCCXXXI MCMXVIII

I CONCITTADINI
GLI AMICI
GLI AMMIRATORI

AUSPICE L'UNIONE
COSTITUZIONALE
DI TRASTEVERE

Roma, via dei Genovesi

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Antonio Cotogni (1889)

Antonio Cotogni

Erede della tradizione italiana, dei Bellini e dei Donizetti, degli illustri cantanti Tamburini e Ronconi, divenne ben presto una figura di primo piano nel panorama lirico nazionale.

Nei suoi quarant'anni di carriera ebbe modo di cantare in tantissimi teatri importanti, da San Pietroburgo a Londra, insieme prevalentemente ai celebri tenori Gayarre e Tamberlick.

Basti pensare che, solo al Teatro Carlo Felice di Genova, ebbe modo di interpretare la prima italiana del Faust di Gounod, nel ruolo di Valentin nel 1863, e primi ruoli, in ordine cronologico di rappresentazione, da: Luisa MillerLucrezia Borgia di Donizetti, I vespri sicilianiIl barbiere di SivigliaMaria di RohanI due FoscariMatilde di ShabranLucia di LammermoorLa traviata e l'Amleto di Faccio su libretto di Boito.

Lasciate le scene, il suo prestigio lo fece affermare come principale maestro di canto a Roma, e tra i suoi allievi ebbe il gotha dei cantanti del primo novecento: Jean de Reszke, Giacomo Lauri Volpi, Giuseppe De Luca,Beniamino Gigli, Mariano Stabile, Benvenuto Franci, Mario Basiola e Titta Ruffo.

Ha partecipato alle seguenti prime rappresentazioni: Il vecchio della montagna ossia L'emiro di Antonio Cagnoni con Antonio Prudenza (Teatro Carignano di Torino, 1860), Aurora di Nevers di Giuseppe Sinico (Teatro Verdi (Trieste), 1861), Guerra in quattro di Carlo Pedrotti (Teatro della Cannobiana di Milano, 1861), I profughi fiamminghi di Franco Faccio (Teatro alla Scala di Milano, 11 novembre 1863), Amleto di Franco Faccio su libretto di Arrigo Boito (Teatro Carlo Felice di Genova, 30 maggio 1865), Alda di Lionello Ventura con Teresa Stolz (Teatro Comunale di Trieste, 1868), Valeria di Edoardo Vera (Teatro Comunale di Bologna, 1869), Il favorito di Carlo Pedrotti(Teatro Regio di Torino, 1870), Gelmina di Giuseppe Poniatowski (Covent Garden Theatre di Londra, 1872), Velléda di Charles Lenepveu (Covent Garden Theatre di Londra, 1882), La pellegrina di Filippo Clementi (Teatro Comunale di Bologna, 1890)

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Tradizione viva

La Festa de' Noantri è un esempio di come il quartiere esalta la sua cultura. I luoghi del quartiere, le sue Chiese e la sua storia. Atmosfere care ai romani e ai turisti, concerti di musica folcloristica, le rappresentazioni teatrali, la festa più sentita dai trasteverini

 

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