ACCIPIENTES MELIORA DONANT
di nuove forme
poetiche
Guillaume Apollinaire
Guillaume Apollinaire
S.P.Q.R.
ACCIPIENTES MELIORA DONANT
NEI PRESSI DI QUESTA PIAZZA IN UNA CASA ORA SCOMPARSA IL 26 AGOSTO DEL 1880 VIDE LA LUCE GUILLAUME APOLLINAIRE CREATORE DI NUOVE FORME POETICHE CHE CHIUSE LA MOVIMENTATA ESISTENZA A PARIGI IL 9 NOVEMBRE 1918
JEUNESSE ADIEU JASMIN DU TEMPS
J'AI RESPIRÉ TON FRAIS PARFUM
A ROME SUR LE CHARS FLEURIS
CHARGÉS DE MASQUES ET DE GUIRLANDES
ET DE GRELOTS DU CARNAVAL
AUSPICI DEGLI AMICI DEL "TORMARGANA"
NEL DECENNALE DEL "GEMELLAGGIO ROMA - PARIGI"
IL COMUNE DI ROMA POSE
MCMLXVI
Guillaume Apollinaire
pseudonimo di Wilhelm Albert Włodzimierz Apollinaris de Wąż-Kostrowicki (Roma, 26 agosto 1880 – Parigi, 9 novembre 1918) è stato un poeta, scrittore, critico d'arte e drammaturgo francese.
Nacque a Roma il 26 agosto del 1880, figlio naturale di Francesco Flugi d'Aspermont, un ufficiale svizzero originario del Cantone dei Grigioni, che non lo riconobbe mai, e di Angelika de Wąż-Kostrowicki, una nobildonnapolacca. Si trasferì con la madre in Francia giovanissimo. Apollinaire ebbe un'adolescenza instabile e disordinata, trascorsa tra vaste letture e numerosi viaggi, ma con studi non regolari. Conobbe e frequentò artisti d'avanguardia a Parigi, tra i quali anche i poeti Giuseppe Ungaretti e Max Jacob e il pittore Pablo Picasso. Partecipò alle discussioni sul cubismo in gestazione e, nel 1913, scrisse un saggio su questa scuola artistica. Allo scoppio della prima guerra mondiale, sceglie di arruolarsi come volontario, definendo la guerra "un grand spectacle", ma nel 1916 viene ferito a una tempia e subisce un complesso intervento chirurgico. L'interesse per il moderno lo portò a sostenere anche il futurismo di Filippo Tommaso Marinetti e la pittura metafisica di Giorgio de Chirico.
Dato il suo carattere estroso ed irrequieto fu sospettato di essere l'autore del furto del dipinto della Gioconda avvenuto il 20 agosto del 1911 al Museo del Louvre; in seguito a tali sospetti (di cui fu gravato anche Pablo Picasso), fu arrestato ed incarcerato, salvo poi risultare del tutto estraneo ai fatti ed in seguito rilasciato. Del furto risultò poi essere autore un dipendente del Louvre, Vincenzo Peruggia, il quale voleva "restituirlo all'Italia"...